SUPER WALLS BIENNALE STREET ART 2023

MEET THE

ARTIST

ANY

Any, acronimo di About New York, è un artista affacciatosi solo recentemente alla street art. Nel suo nome è sotteso l’amore folgorante per la Grande Mela che permea tutte le sue opere, ma anche la volontà̀ di essere “uno qualsiasi”, confuso tra la folla di New York. Il suo volto sono i simboli della grande città. Il suo obiettivo condividerne la passione.

Diplomatosi all’Istituto d’Arte Pietro Selvatico di Padova, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti e la facoltà di Architettura a Venezia.

Di recente, complici anche i continui viaggi a New York, è tornato alla pittura, ripartendo da dove aveva lasciato, ovvero la tecnica del carboncino arricchita, questa volta, da incursioni di colore. Proprio vagabondando per Bushwick, quartiere di Brooklyn divenuto una galleria d’arte a cielo aperto per gli street artist, è stato affascinato dalle opere dei grandi, in particolare di Kobra. Da qui la decisione di “streetartizzare” i suoi lavori utilizzando la tecnica dello stencil.

Molte opere prendono ispirazione dalle sue stesse foto. Sguardi ampi che abbracciano una città e i suoi simboli prima di essere catturati da un dettaglio e concentrarsi improvvisamente sulle persone e le loro esistenze, raccontate da un momento, un’emozione. Ma è nelle riflessioni fuggevoli e personali che lo sguardo torna a spalancarsi di nuovo, restituendogli una visione più vasta che ora si posa sui temi sociali e civili che fanno di New York lo specchio scintillante del mondo civile.

MEET THE

OPERA 2023

Un gruppo di bambini di diverse provenienze è immortalato nel tempo sospeso in cui uno di essi sta per tirare a canestro. I loro sguardi sono euforici e incantati nell’attesa che il loro amico faccia centro. Al posto della palla però, sta in realtà lanciando un mondo. Lo sfondo arancione del campo da basket e i vestiti colorati dei bambini riempiono il murale di energia e di speranza. Senza il rispetto reciproco per la diversità, per la molteplicità, il mondo non può fare centro.

Due possenti giocatori di basket si scontrano in prossimità del canestro. In quest’opera -tributo a Michael Jordan (sua la maglia con il numero 23) un giocatore sta per schiacciare nella rete una palla infuocata, l’altro salta per difendere il canestro. Entrambi indossano delle maschere che alterano la loro realtà, capaci di mettere in connessione spazi e tempi diversi. Nel loro incontro – scontro passato e presente si uniscono in un futuro possibile a partire dal rispetto reciproco. Tutto il murale sfrutta le tonalità del bianco, del nero e del grigio, fatta eccezione per la palla, che è colorata. Il fuoco che la circonda è arancione e calamita l’attenzione di chi osserva. Cosa vedranno i protagonisti attraverso le loro maschere? Saranno capaci di rispettarsi nonostante siano avversari? Avranno la visione nitida e senza pregiudizi di fronte alla diversità?

Una lampadina stilizzata racchiude un’atleta di ginnastica ritmica. La giovane è intenta a librarsi in un salto con spaccata, mentre fa volteggiare sopra di lei il nastro. La lampadina verrà accesa dall’energia che libera il movimento dell’atleta, perciò l’unico colore presente è il fucsia del suo body. Il movimento è energia e il nostro corpo è fatto per muoversi. Dedicargli tempo significa rispettarlo e potersi muovere in libertà significa continuare a generare energia.