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MEDIANERAS

Vanesa Galdeano (architetto) e Analí Chanquía (laureata in Belle Arti) sono artiste di origine argentina attive individualmente nella creazione di arte in luoghi pubblici da più di 14 anni. Riunite da preoccupazioni condivise per lo spazio urbano e l’arte pubblica, hanno iniziato a produrre lavori insieme 8 anni fa, dando vita a un progetto comune chiamato MEDIANERAS per espandere e collegare la loro produzione.

Ritengono che l’arte pubblica non si limiti ad abbellire le città, ma offra uno spazio condiviso in grado di unire individui e comunità. Attraverso l’arte pubblica vogliono alterare il paesaggio urbano e cambiare il modo in cui tipicamente percepiamo gli spazi. Fondamentale a tal fine si rivela la necessità di muoversi, visitare città e svolgere il proprio lavoro in contesti urbani di tutto il mondo. Finora, hanno creato arte pubblica in Brasile, Argentina, Bolivia, Messico, Regno Unito, Germania, Austria, Portogallo, Spagna, Thailandia, Australia, Uruguay, Belgio e Canada.

No title | ETRA – Via L. Galvani 1/A, Rubano (PD) | Quest’opera è un murale anamorfico che indaga il confine tra ciò che è visibile e ciò che rimane nascosto, tra ciò che viene mostrato e ciò che resta fuori dall’inquadratura. L’immagine, frammentata in bande di colore e forma, può essere percepita nella sua interezza solo da un preciso punto di osservazione. Questa strategia visiva si fa metafora del sogno: uno spazio in cui la realtà si deforma, l’invisibile affiora e le identità si trasformano e si dissolvono. In continuità con il loro percorso artistico, l’opera affronta temi legati all’identità, al genere, alla fantasia e alla percezione. Il volto rappresentato – potente ma scomposto – richiama il modo in cui le soggettività vengono spesso emarginate o tenute “ai margini” in contesti che resistono alla complessità e alla profondità. Il murale invita lo spettatore a riconsiderare il proprio punto di vista – sugli altri, su sé stessi e sui margini che abitano i nostri sogni.

NO TITLE: Nell’opera vengono ritratti due volti, lo sfondo è a strisce verticali bianche e nere. La dinamicità del murale invita a esplorare le forme e la prospettiva all’interno di uno spazio prospetticamente illusorio. Se l’osservatore si sposta potrà infatti godere della distorsione dei personaggi, trovando nell’insieme delle figure un altro tipo di bellezza, più astratta e deformata. Per le artiste è quindi importante considerare anche l’ambiente della strada come punto integrante di fruizione dell’opera, senza che ci sia una gerarchia.