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MRFIJODOR

Mrfijodor è lo pseudonimo di Fijodor Benzo. Artista urbano e illustratore attivo dalla metà degli anni ’90, ha iniziato la ricerca sul linguaggio segnico perché affascinato dalla spontaneità gestuale e culturale del graffiti writing. Infatti, dopo un primo approccio con il lettering e diversi esperimenti nello spazio pubblico in quella che oggi viene comunemente chiamata street art, approda ad un percorso più personale. Con la maturità raggiunge una consapevolezza artistica tale da indirizzare la sua indagine verso l’illustrazione.

Mrfijodor si fa narratore del nostro tempo grazie alla sua creatività, realizzando opere i cui soggetti sono solitamente forme elementari che trasportano messaggi diretti e ironicamente responsabili. Alla base vi è una chiave di lettura semplice, mirata a creare sempre un dialogo con il fruitore. Molto spesso i suoi lavori sono contrassegnati da una critica sociale o ecologica, usando come arma un sorriso infantilmente stupito e uno stile spontaneo e diretto, libero da elementi tecnici complessi.

“Teiera Big Brother” | ALÌPERME, Noventa Padovana (PD) | In un mondo immaginario, ma non troppo lontano dal nostro, una teiera gigante osserva tutto con il suo occhio vigile e onnipresente. È calda, imponente, apparentemente rassicurante, ma dietro il vapore che emana si cela una presenza dominante, quasi dispotica. Su quel muro, prende vita una piccola grande rivoluzione: è la rivolta dei biscotti e delle tazzine, stanchi di sottostare al controllo silenzioso della teiera che tutto vede. Attorno a loro, si muovono zollette di zucchero e una zuccheriera complice, elementi che nella loro apparente dolcezza diventano simboli di partecipazione e resistenza. L’opera gioca con l’ironia e con i codici del quotidiano per lanciare un messaggio chiaro: ribellarsi a chi si crede più grande, più forte, più potente è possibile. Anche con mezzi semplici, anche partendo dalle piccole cose. Attraverso un linguaggio visivo diretto e surreale, “Teiera Big Brother” invita a non lasciarsi distrarre dal “fumo” – le illusioni, le false sicurezze – ma a scegliere consapevolmente da che parte stare. È una protesta gentile, sì, ma non per questo meno decisa. Perché, a volte, il modo migliore per mandare un messaggio forte… è farlo nella maniera più dolce possibile.

The self-combustion of the super match – L’autocombustione del super fiammifero L’artista ha deciso di dare continuità all’opera disegnata nel 2021 per la precedente edizione di Super Walls mettendo l’accento sul tema del rispetto per l’ambiente. Lo fa utilizzando un fiammifero come archetipo di ciò che viene usato in maniera veloce, anzi, frettolosa e poi gettato via. A ben guardare, però, nella capocchia accesa del cerino si intravede un volto: a bruciare è una delle nostre città ma anche noi stessi. Simbolo dell’effimero, questo fiammifero vuole essere lo specchio dei nostri comportamenti affrettati, di tutti quei gesti fatti senza pensare troppo alle conseguenze, un monito per ricordarci che il rispetto per l’ambiente in cui viviamo passa attraverso ogni nostra singola azione.